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Scacchi giapponesi
Lo Shogi è un gioco strategico da tavolo per due giocatori.
Sittuyin, Makruk, Xiangqi, Janggi, Shogi e Scacchi hanno comuni origini nell’antico Chaturanga indiano.
Shogi significa Gioco dei Generali e viene chiamato più semplicemente Scacchi Giapponesi.
Approfondimento:
Storia dello Shogi
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Scacchiera
Il gioco si svolge su di una tavola chiamata Shogiban.
La scacchiera ha forma rettangolare leggermente allungata. Spesso viene rappresentata quadrata.
Lo Shogiban è diviso in 81 caselle (9*9=81). Le caselle sono disegnate con linee senza colori di riempimento.
pezzi • pieces
駒
italiano
Pezzi
Ogni giocatore, ad inizio partita, ha a disposizione venti pezzi (koma).
I pezzi sono piatti, di forma pentagonale e non hanno colore di appartenenza. I pezzi si riconoscono per le scritte in kanji. Non è necessario leggere i kanji, è sufficiente distinguerli.
La base del pezzo indica il proprietario. La punta indica l’avversario.
Ad inizio partita, i pezzi sono:
1 Re (Osho o Gyokusho);
2 Generali Oro (Kinsho);
2 Generali Argento (Ginsho);
2 Cavalli (Keima);
2 Lance (Kyosha);
1 Torre (Hisha);
1 Alfiere (Kakugyo);
9 Pedoni (Fuhyo).
Si consiglia di usare i termini giapponesi.
I pezzi possono essere promossi, catturati e riutilizzati. Questi argomenti verranno approfonditi successivamente.
Paracadutare un pezzo precedentemente catturato all’avversario è una peculiarità dello Shogi.
porta pezzi
駒
台
italiano
Komadai
Supporto per posare i pezzi catturati all’avversario.
Di norma si colloca affianco allo shogiban, alla destra dei giocatore.
Non è indispensabile, i pezzi si possono mettere sul tavolo al fianco dello shogiban.